Non voglio perdermi/ti

 

Volano i minuti e non c’è scampo:
non c’è tempo e non è bello avere fretta,
ma l’anima guarda, e non accetta;
poi… il cuore mi calma … è solo un lampo.

Nascondi libertà dietro a un guinzaglio,
nella notte di Ryazan con un cespuglio
un cane asseconda il rito della vita,
e tu, con un telefono, mia  Rita.

Siamo piccoli, umani, e meno male
che l’ansia non m’assalga, poi, lo vedo,
io dentro me sono lo stesso, e cedo,
sperando vinca amore e non mi cale.

Giuseppe Strano, Roma, 2013

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